Città di Instanbul
Unica città al mondo che si allunga su due continenti, Europa e Asia, Istanbul è adagiata sulle rive del Bosforo, in Turchia, stretto che divide il Mar Nero dal Mar di Marmara.
Proprio la sua incredibile posizione a cavallo di due mondi è stata la principale ragione della sua fondazione e non solo. Nel corso di oltre duemila anni di storia Istanbul è stata infatti la capitale di ben tre imperi: Romano, Bizantino e Ottomano.
È per questo che anche oggi, anzi soprattutto oggi, visitarla vuol dire scoprire la sua storia di straordinaria fusione tra Oriente e Occidente e tra passato e presente.
Istanbul è una metropoli molteplice e sconfinata, nella quale i musei si alternano alle antiche chiese, i palazzi alle moschee: a partire della sponda europea della città che è a sua volta divisa in due da uno stretto fiordo di mare che è soprannominato il Corno d’Oro. È per questo infatti che Istanbul ha in pratica due centri, separati proprio da questo sottile braccio di mare: se a sud c'è la città vecchia incentrata sul quartiere di Sultanahmet, a nord le aree di Taksim e Beyoglu sono il fulcro della città moderna.
Tra Occidente e Oriente
Ma le più famose attrazioni di Istanbul sono quelle racchiuse proprio nel quartiere di Sultanahmet, a partire dal Museo di Ayasofya. Noto anche col nome di Santa Sofia, l'edificio venne eretto tra il 532 d.c. e il 537 d.c. come grandiosa basilica cristiana dall'imperatore Giustiniano utilizzando materiali unici, da marmi policromi a pietre preziose ed anche colonne provenienti dai templi di Diana a Efeso da Atene e Egitto.
Trasformata in moschea nel 1453 con l'invasione Ottomana - è per questo che attorno all'edificio centrale si ammirano quattro alti minareti - oggi è un monumento simbolo del mix di culture che formano l'anima cittadina.
Alla scoperta del Gran Bazar
Poco distante ecco un terzo capolavoro cittadino, la Basilica Cisterna: si tratta di una spettacolare struttura sotterranea concepita come deposito d’acqua, fatta costruire nel 532 d.c. da Giustiniano.
Per realizzare questo vasto serbatoio, chiamato dagli Ottomani Yerebatan Sarayi ("palazzo sotterraneo"), furono impiegati colonne, capitelli e basamenti recuperati da edifici in rovina che lo rendono unico.
Cinque minuti a piedi e dall'area di queste tre perle si raggiunge un quarto punto strategico del quartiere di Sultanahmet, il Gran Bazar. Con una superficie di 31mila metri quadri e quattromila tra negozi, ristorantini, hammam e laboratori artigiani, è il mercato coperto più grande al mondo e anche uno dei più antichi. Ma soprattutto è un intricato dedalo di stradine e passaggi sovrastati da volte affrescate stracolmo di colori e profumi di ogni tipo, costantemente brulicante di persone.
E prima di passare nella parte moderna di Istanbul si può visitare anche il Palazzo Topkapi: è il più bello della Turchia, simbolo del potere e della magnificenza dell’Impero Ottomano.
Fu Maometto il Conquistatore ad ordinarne nel 1466 la costruzione ed oggi è un magnifico complesso costituito da un labirinto di costruzioni raccolte intorno a quattro grandi cortili protetti da monumentali mura. Da non perdere la Sala del Tesoro e l'antico Harem.
Due passi in... Asia
Oltre il Corno d'Oro ecco il quartiere di Beyoglu: attraversando il famosissimo Ponte di Galata si ammira una grossa torre con un caratteristico tetto conico che domina con i suoi 67 metri di altezza il profilo del Bosforo.
Era il 1348 quando i genovesi, che avevano fondato una colonia in questa zona, costruirono la Torre di Galata che oggi dà il nome a tutto il quartiere e che dalla sua cima permette grandi vedute su Istanbul, soprattutto sulla sua parte asiatica.
A poca distanza ecco la via che è il cuore pulsante della città moderna: è Istiklal Caddesi, una strada pedonale interamente dedicata allo shopping, le cui strette traverse sono piene di negozi, caffè, bar e ristoranti, e che sfocia nella monumentale Piazza Taksim.
Ma ad Istanbul c’è tanto altro da vedere: si riparte allora con un viaggio sul Bosforo in battello. Dal porto di Besiktas ad esempio con un biglietto da un euro si fa la breve ma affascinante traversata "continentale" in dieci minuti.
Ad aspettarvi i tre quartieri asiatici, Üsküdar, Haydarpasa e Kadiköy, dove si visitano alcune splendide moschee ottomane e dove si scoprono tantissimi caffè, locali e ristoranti.
Da non perdere un aperitivo al tramonto sul lungomare di Üsküdar.
Da ammirare sono i mosaici risalenti al periodo bizantino, il pulpito islamico e l'altissima cupola centrale che sfida le leggi di gravità. Quasi di fronte ad essa ecco altri sei minareti che testimoniano la presenza di altro maestoso monumento cittadino: è la magnifica Moschea Blu che deve il suo nome alle meravigliose 21.000 piastrelle di Iznik in ceramica dalle diverse tonalità di azzurri e blu che rivestono le pareti interne.